Tra storia e memoria
Incunaboli a San Marino
spazio espositivo
Tra storia e memoria
L’intendimento di questa mostra è far conoscere le rare e antiche risorse a stampa, ventotto volumi risalenti al XV sec., conservate presso i due maggiori Istituti librari della Repubblica di S. Marino, la Biblioteca di Stato e la Biblioteca universitaria. Solitamente ad una mostra fa seguito un catalogo; in questo caso è accaduto il contrario.
Un viaggio nella storia della parola a stampa, dal 1473 al 1500, in cui memoria e storia, due concetti estremamente connessi fra loro, tornano e ritornano ad intrecciarsi: non c’è storia senza memoria, sia essa personale o collettiva.
Senza la memoria che ci permette di conservare e trasmettere tracce e segni del passato, non si dà ricostruzione storica. L’esposizione del materiale bibliografico più prezioso della nostra Repubblica, vuole promuovere questi ‘agenti di storia’ richiamanti un passato che si traduce in fonte di conoscenza e di appartenenza.
Sezioni
Il Quattrocento: dal manoscritto all'incunabolo
Nel quindicesimo secolo, il libro a stampa è stato il primo prodotto veramente esportato in tutto il mondo allora conosciuto. Ideato in Germania a metà del XV secolo, il libro a stampa si è presto perfezionato in Italia, e questo Paese, con Venezia e altri centri, è diventato per un secolo e mezzo leader del mercato. La rilegatura impreziosiva il prodotto che veniva apprezzato anche per la bellezza esteriore.
Incunaboli
La nascita della stampa a caratteri mobili in Europa avvenne a metà del XV secolo, tra Magonza e Strasburgo ad opera di Johann Gensfleisch zum Gutenberg (1394?-1468). La novità di sostituire la penna per scrivere con caratteri metallici riutilizzabili semplificò la riproduzione di testi identici.
I libri stampati attraverso l’utilizzo di questa innovativa tecnica (tra la metà del XV secolo e l’anno 1500 incluso) vengono chiamati appunto “incunaboli”. Grazie alla disposizione dei caratteri in un’intelaiatura, nella quale il testo prende forma ma in negativo, e alla successiva impressione di un foglio attraverso un torchio a vite, diventa possibile riprodurre decine di esemplari al giorno, permettendone la diffusione a costi ridotti e tempi di gran lunga inferiori a quelli richiesti per la produzione dei manoscritti.
Alle origini dell'edizione critica
Dopo il primitivo entusiasmo con cui la stampa era stata accolta, subentrarono presto i dubbi sulla qualità del testo stampato dai tipografi. Nacque allora la figura del curatore editoriale, quello che chiameremmo oggi editor, una persona in grado di controllare, con le sue competenze linguistiche ma anche con il confronto tra vari codici recanti la stessa opera, la genuinità del testo da imprimere.
I copisti medievali trascrivevano da un manoscritto, e non erano esenti da errori.
Incunaboli della Biblioteca di Stato
La Biblioteca di Stato della Repubblica di San Marino nasce nel 1839 a seguito dell’acquisto da parte del Consiglio della raccolta libraria appartenente agli eredi di Antonio Onofri. Nella seduta del Consiglio Principe e Sovrano del 9 settembre 1838 è registrata la volontà della vedova dell’illustre statista Antonio Onofri, la nobildonna riminese Teresa Lettimi, di vendere al Governo la libraria Onofri, raccolta che si era accresciuta all’interno della dinastia Onofri.
Provenienza degli incunaboli della Biblioteca di Stato
Gli incunaboli della Biblioteca di Stato provengono dalle famiglie Onofri, Corbelli, Belluzzi, Valloni.
La famiglia Onofri, presente sul Titano sin dal XIV secolo, partecipò con vari suoi esponenti alla vita politica e sociale del Paese.
La famiglia Belluzzi è stata tra le più antiche e determinanti nella storia del nostro Paese.
La famiglia Valloni, possidente originaria di Carpegna e ascritta alla nobiltà riminese, sul finire del secolo XVII, venne unita per via matrimoniale anche alla nobiltà sammarinese e ricoprì ruoli di rilievo.
La famiglia Corbelli, tra le famiglie nobili sammarinesi, ebbe diversi componenti che esercitarono professione notarile e che ricoprirono importanti incarichi professionali e politici a San Marino, nel Montefeltro e nello Stato della Chiesa.
Il Fondo Young della Biblioteca dell'Università della Repubblica di San Marino
Il Fondo Young è una delle più ricche collezioni sul tema della memoria e della mnemotecnica oggi esistenti ed è stata creata dai coniugi Morris e Chesley Young, noti collezionisti di New York.
Gli autori del Fondo Young
Approfondimenti
Inaugurazione della mostra - 6 Luglio 2024 - alla presenza degli Ecc.mi Capitani Reggenti
Sotto l'alto patrocinio degli
Ecc.mi Capitani Reggenti
Con il patrocinio di
Segreteria di Stato Istruzione e Cultura
A cura di
Istituti Culturali
Biblioteca di Stato
Università degli Studi della Repubblica di San Marino
Biblioteca
Responsabili di progetto
Claudia Gattei (Biblioteca Universitaria RSM)
Claudia Malpeli (Biblioteca di Stato RSM)
Progetto grafico e di allestimento
Corso di studi in Design dell’Università di San Marino
Elena Brigi
Emma Corbelli
Francesco Mancuso
Riccardo Varini
Testi di
Umberto Eco
Paola Errani
Riccardo Fedriga
Claudia Gattei
Pier Paolo Guardigli
Claudia Malpeli
Marco Palma
Contenuti in lingua inglese
Valentina Bertozzi
Beatrice Borbiconi
Marina Volpinari
Hanno collaborato
Istituti Culturali
Musei di Stato
Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici
Ufficio traduttori e interpreti – Dipartimento Affari Esteri
Ringraziamenti e collaborazioni
Usmaradio
Seriset
Libreria Cosmo
The Space